Se si va a Palma la visita e d'obbligo. 10 euro mi sembra l'ingresso.
Uno degli edifici emblematici della città e dell'isola, svettante all'orizzonte in cima a una collina e immerso nell'omonimo bosco. Castello in stile gotico, unica costruzione a pianta circolare in Spagna (sec. XIV), eretta su una collina alla periferia di Palma da cui si gode di splendide vedute sulla baia. A pianterreno, ha sede il Museo della Storia della città ove viene raffigurata, in modo didattico, l'evoluzione della città. Una collezione di statue del Cardinale Despuig completa la mostra.
Es Pontàs, situato molto vicino a Cala Santanyí, è un regalo della geologia all'isola di Maiorca ed è un arco che si trova all'interno del mare.
Fortificazione risalente al sec. XIV, al cui interno si conservano la cappella della Mare de Déu de l'Esperança, la torre di vedetta (torre della sa Vetlla) e la casa del Governatore. A Capdepera, nei pressi del campo da golf Canyamel, si potrà visitare anche l'insediamento preistorico (talaiotico) denominato Es Claper des Gegant.
Uno dei pochi resti archeologici risalenti all'epoca del dominio musulmano alle Baleari. Vi spicca una sala centrale, cinta da colonne, utilizzata per i bagni a vapore.
L'Edificio El Águila fu costruito nel 1908 dall'architetto Gaspar Bennazar. La struttura è composta da quattro piani. Sulla facciata si trovano balconi con ringhiere in ferro ondulato che conferiscono un grande dinamismo, ceramiche policrome e una profusa decorazione floreale e vegetale secondo la tecnica modernista dell'Art Nouveau. Spicca un arco decorativo semicircolare. L'obiettivo dell'edificio Águila è quello di sfruttare al meglio lo spazio e di fornire una buona illuminazione naturale all'interno. La soluzione adottata consisteva nell'utilizzare nuovi elementi costruttivi, in questo caso il ferro. Viene utilizzato anche come risorsa decorativa. Le colonne di ferro fungono da arredi pesanti e permettono l'installazione di grandi vetrate per una maggiore illuminazione.
La Certosa Reale di Valldemossa affonda le proprie radici nel palazzo fatto erigere per volere del monarca Giacomo II per il di lui figlio Sanç, nei primi anni del XIV sec Nel 1399, sarebbe stato donato all'ordine di San Bruno. Dopo i lavori di adattamento dell'edificio in essere alle nuove finalità religiose, vedono la luce nuove costruzioni attorno a una chiesa e a un chiostro in stile gotico ormai scomparsi, pur se sono tuttora visibili altri elementi architettonici di tale epoca. Nel 1717, vengono avviati i lavori di ingrandimento con la costruzione di una nuova chiesa e un chiostro barocco cinto, tutt'intorno, da celle spaziose. Tuttavia, soltanto parte del progetto viene attuato a seguito del processo di svincolo della manomorta ecclesiastica avviata da Mendizábal nel 1835, ragion per cui il palazzo diviene proprietà dello Stato e tranne la chiesa e altre zone che diverranno di dominio pubblico, il resto finirà in mani private, distribuito in 9 lotti. Presso la Certosa, hanno preso alloggio personaggi illustri, tra cui, Gaspar M. Jovellanos in esilio, Frédéric Chopin e George Sand, Joseph Bonaventure Laurens, Rubén Darío, Azorín, Eugeni l'Ors e Unamuno. Oggigiorno, gran parte dell'antico complesso monumentale che consta di chiesa, farmacia, cella priorale, con vari locali che accolgono oggetti l'arte e documenti dei certosini; le celle 2 e 4 ove sono esposti oggetti legati al soggiorno di F. Chopin e di G. Sand; il chiostro; il museo comunale con opere di pittori contemporanei quali Miró, Picasso, Tàpies, Juli Ramis, Coll Bardolet ecc. e una sala dedicata all'Arciduca Luigi Salvatore e, infine, il palazzo del monarca Sanç, ove oltre a visitarne i vani, si tengono audizioni di pianoforte. All'esterno, spiccano la torre di difesa del palazzo e il campanile doppio della chiesa certosina, di cui una delle eleganti torri spicca per il rivestimento di maioliche di color verde smeraldo che contrasta con la torre gemella rimasta incompiuta, testimone muto dell'interruzione dei lavori di ingrandimento di tale complesso, avviati nel 1717 e che non vennero proseguiti dopo il processo di svincolo della manomorta ecclesiastica nel 1835. Valldemossa è un pittoresco paesino di montagna dove si possono visitare vari luoghi legati a Santa Catalina Thomàs, nata in tale località e ivi profondamente venerata dai suoi abitanti come testimoniano le maioliche allusive, visibili su quasi tutte le case di questo centro abitato. La fondazione del pittore Coll Bardolet e il centro culturale Costa Nord fondato dal attore Michael Douglas completa l'offerta culturale. Oltre alle specialità gastronomiche, potremmo degustarne le note 'cocas de patata' (focacce di patate) e la dissetante 'horchata' alle mandorle, frutto privilegiato dei campi contigui.
Il tour inizierà dalla stazione ferroviaria, situata in Plaça d'Espanya, 6. L'edificio che ospita la stazione ferroviaria di Sóller era l'antica casa fortificata di Can Mayol, risalente al XVII secolo. Sopra l'arco d'ingresso della facciata si trova un cartiglio con la data 1606. In seguito fu trasformata in albergo e infine, all'inizio del XX secolo, in stazione ferroviaria. Il risultato della ristrutturazione del 1911-1912 è il linguaggio modernista che l'edificio conserva, costituito da una serie di delicati dettagli decorativi su porte, finestre, ferramenta, mensole della piattaforma e la cisterna nel cortile, tra gli altri. Uscendo dalla stazione, sulla sinistra, accanto al torrente Major, il viaggiatore troverà tre esempi delle tipiche grate che delimitano i giardini di numerose case di Sóller. Can Penya, Can Isabel e Cas Fideuer sono esempi del raffinato lavoro in ferro battuto degli artigiani del primo terzo del XX secolo. Fiori, fleuron e fogliame sono combinati in disegni eleganti e semplici. In questi giardini crescono pini, araucarie o platani e palme.
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