L'Auditorium di Palma, uno dei grandi simboli culturali di Maiorca. La sua facciata si affaccia sul mare, in particolare sul porto, e offre una delle migliori viste panoramiche della città. Gran parte della vita culturale e sociale di Palma di Maiorca si svolge qui durante tutto l'anno. È raro che non ospiti diversi spettacoli musicali o teatrali, qualche interessante congresso, incontri internazionali delle più diverse discipline e scienze, o anche dibattiti su temi di attualità. Inoltre, nel 2019 l'Auditorium de Palma festeggerà il suo 50° anniversario.
Nel XVI secolo fu iniziata la cinta rinascimentale di Palma, con mura e bastioni adattati all'uso dell'artiglieria. L'autore del progetto fu l'ingegnere italiano Giacomo Palearo, meglio conosciuto come Capitan Fratin (+1586). Il recinto fu iniziato nel 1575 con la costruzione del bastione noto come Santa Catalina, che era il nome della porta medievale e del quartiere che ancora si trova a ovest. Questo bastione sarà poi conosciuto come bastione di Santa Creu, dal nome della chiesa parrocchiale, e come bastione di Sant Pere, dal nome della strada. Questo bastione fu ricostruito nella prima metà del XVII secolo dall'ingegnere maiorchino Vicenç Mut i Armengol (1614-1687), e tra il 1644 e il 1656 fu aperta una nuova porta nel muro che non esiste più, ma di cui rimane parte del ponte sul torrente Sa Riera. Il bastione ha subito numerose vicissitudini e quello che vediamo oggi è ciò che resta dell'antica fortificazione. Il bastione si sviluppava su due livelli: il cosiddetto bastione inferiore, che forma la piazza che si affaccia sul lungomare Sagrera e sulla banchina, e il cosiddetto bastione superiore, che oggi ospita l'edificio del Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Palma, inaugurato nel gennaio 2004. La porta con la rampa era un tempo la porta che conduceva a questa parte superiore del bastione, che è stata completamente riempita.
Nel 1642 la casa fu occupata dalla famiglia Oms, il cui stemma è visibile sul balcone della scala. Il cortile è il risultato delle riforme del XVIII secolo. Il portale gotico a sinistra dell'ingresso reca le armi della famiglia Armadans e proviene dalla casa medievale di questa famiglia ancora esistente in via Can Sanç.
Questa casa medievale fu riformata nel XVI secolo dalla famiglia Sureda, il cui stemma è visibile nelle finestre degli "estudis" e in diverse parti del cortile, che, molto probabilmente del XVII secolo, fu riformato nel XIX secolo e definitivamente modificato dall'architetto Guillem Fortesa nel 1941, quando progettò l'attuale scalinata. Il suo aspetto è stato recuperato secondo un progetto dell'architetto Miquel Vicens per la sede dell'Archivio Municipale di Palma.
Questo maniero risale al XVIII secolo. Nel 1818 era di proprietà di Antònia Tries e successivamente divenne proprietà della famiglia Crespí de Santa Maria. Qui visse per molti anni Doña Rosa Ribera Carbonell (1834-1924), vedova del militare Miquel Villalonga Gelabert, zio del padre dello scrittore Llorenç Villalonga; è considerata l'ispiratrice di Doña Obdúlia Montcada, nel romanzo Mort de Dama di Villalonga.
Scarica la tua guida di Mallorca!